Per molti utenti la velocità di caricamento delle pagine del proprio sito sono correlate unicamente alla infrastruttura ed al servizio offerto dal proprio provider. Pur essendo di fondamentale importanza affidarsi ad un hosting provider solido che implementi architetture all’avanguardia, è altrettanto importante prendere in considerazione, valutare, e correggere una serie di fattori che se trascurati comportano un allungamento dei tempi di caricamento delle pagine web.
L’aspetto legato ai tempi di caricamento di un sito web è così importante che Google inserisce questo parametro tra i fattori di ranking di un sito.
In genere, perché una pagina rientri tra valori accettabili, deve essere visualizzabili in non più di 2 secondi. Secondo quanto dichiarato dagli esperti di Google, un sito per poter ambire ai primi posti nei risultati di ricerca, deve avere una velocità di caricamento di mezzo secondo.
A supporto di tali dati esistono diversi studi che mostrano la proporzionalità tra velocità e perdita del cliente durante la fase di acquisto.
Quali sono i fattori che determinano la velocità di una pagina?
Uno sguardo superficiale alla pagina non consente di stabilire quali siano i fattori che ne rallentano il caricamento. In genere ognuno dei seguenti elementi contribuisce alla velocità di caricamento del sito:
- Hosting Provider – La scelta del provider basata solo sui prezzi può essere un errore. Le valutazioni da effettuare devono tener conto di una serie di parametri tra qui l’infrastruttura utilizzata.
- Immagini di grandi dimensioni – Le immagini da visualizzare su uno schermo non necessitano di alte risoluzioni come accade invece per quelle destinate alla stampa. In genere immagini da 1000 pixel con una risoluzione a 72 dpi sono più che sufficienti.
- Video – Inserire video è sempre una buona idea, ma fare attenzione ad utilizzare dimensioni del frame adeguate.
- Ottimizzazione browser – Siti che vengono visualizzati correttamente su alcuni browser (Chrome per esempio) e non su altri (tipo Safari) rischiano di essere penalizzati.
- Troppa pubblicità – Concedere troppi dei propri spazi (come adsense di google) può comportare un rallentamento del sito.
- Temi sito – Se si utilizza WordPress o un altro CMS, il tema selezionato può essere caratterizzato da un codice eccessivamente complesso ed essere responsabile del rallentamento del sito.
- Widget – Lo stesso vale per i widget; la loro eccessiva complessità può incidere negativamente sui tempi di caricamento.
- Codice – HTML, CSS, PHP, ecc troppo pesanti rientrano tra i principali responsabili di siti troppo lenti.
Come stabilire se il tuo sito è troppo lento
Per nostra fortuna esistono diversi tool in circolazione in grado di stabilire quali siano i punti deboli del proprio sito web.
PageSpeed Insight è lo strumento messo a disposizione da Google per valutare e correggere eventuali problematiche del sito. Conoscere quale sia la valutazione che google effettua è correggere le problematiche riscontrate è un ottimo modo per migliorare il proprio posizionamento sul motore di ricerca.
Altri risorse in grado di fornire dati utili sono:
Alcuni suggerimenti SEO
- Abilitare la compressione
- Minimizzare CSS, HTML e JavaScript
- Evitare reindirizzamenti delle pagine di destinazione
- Sfruttare il caching del browser
- Migliorare i tempi di risposta del server
- Ottimizzare le immagini