Sempre più spesso sentiamo parlare di Intelligenza Artificiale e di come questa disciplina appartenente all’informatica cambierà la nostra vita. Forse la rivoluzione di cui tanto si parla non è poi così lontana. Diverse le aziende che hanno iniziato ad avvantaggiarsi delle possibilità offerte dall’AI creando interessanti ed incoraggianti applicazioni associate agli e-commerce. Vediamo insieme in che modo l’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata in ambito e-commerce.
Abbandono del carrello
Dati statistici riferiscono che circa il 70% dei carrelli della spesa negli e-commerce vengono abbandonati. Nel mondo dell’abbigliamento questo dato è addirittura superiore; La maggior parte degli utenti, infatti, preferisce recarsi presso un negozio tradizionale ed interagire con un commesso/a o, meglio ancora, portarsi dietro un’amica per poter contare su una seconda opinione prima di effettuare l’acquisto.
The North Face ha cercato di ovviare a questo problema migliorando l’esperienza utente tramite l’intelligenza artificiale. L’e-commerce in questione crea un profilo psicoanalitico del potenziale cliente effettuando una serie di domande sul come, quando e per quali attività il capo di abbigliamento sarà utilizzato. Una volta completato il profilo, The North Face propone una lista di capi ponendo in cima quelli che hanno una corrispondenza maggiore con i dati forniti. Un algoritmo che riduce i tempi di ricerca e massimizza le probabilità di identificare il capo desiderato.
Funziona? Sembrerebbe di sì. In base a quanto dichiarato dai gestori del sito i clienti interagiscono con il software AI per circa 2 minuti ed è stato riscontrato un CTR del 60 % per i prodotti presenti nella lista.
Ricerca per immagini
Uno dei punti di forza di un negozio fisico rispetto a quello virtuale risiede nella possibilità di poter ricercare velocemente il prodotto desiderato semplicemente camminando tra i vari espositori presenti nell’attività.
Aziende del calibro di EBay, Target e Pinterest si sono avvalse dell’aiuto dell’intelligenza artificiale per migliorare e semplificare il processo di ricerca. Il rivenditore “Target”, in collaborazione con Pinterest, ha sostituito la ricerca per parole chiave con quella per immagini. Anziché inserire nel campo di ricerca del sito la frase “lampada da scrivania antica” l’utente può semplicemente caricare una immagine e lasciare che sia l’AI ad effettuare le ricerca ed a riportare l’articolo o gli articoli con maggior corrispondenza.
EBay ha di recente introdotto la stessa tecnologia fornendo, in più, la possibilità di utilizzare immagini provenienti dai social media o da altri siti web.
Assistenti vocali
Tutti ormai siamo abituati ad interagire con assistenti vocali che ci indicano quale sequenza di tasti digitare per ottenere l’informazione desiderata. Un menu ad albero associato ad indicazioni vocali. Niente di particolarmente complicato. Ora, però, l’intelligenza artificiale lascia intravedere soluzioni più evolute dove l’utente può articolare dialoghi ben più complessi come se dall’altro capo del filo ci fosse un operatore in carne ed ossa. Ovviamente la strada da percorrere affinché si arrivi ad avere soluzioni soddisfacenti è ancora lunga, ma alcune proposte tipo Duplex di Google lasciano intravedere interessanti opportunità in un futuro non molto lontano nell’ambito delle comunicazioni tra utenti ed aziende. Alle sempre più avanzate chatbot seguiranno, molto probabilmente, callbot evolute e funzionali.