Il processo di checkout è spesso lasciato al caso. Un errore piuttosto comune che trova riscontro in un dato statistico che deve far riflettere; la percentuale di abbandono dei carrelli della spesa è di circa il 66%. Un dato che non può non allarmare chi gestisce un e-commerce. Di seguito forniremo alcuni consigli che potranno servirti a migliorare l’intero processo di checkout del tuo sito.
Costi visibili
Nascondere i costi per poi palesarli all’atto del pagamento è un ottimo modo per indispettire il cliente e spingerlo ad abbandonare il carrello. In un’ottica di totale trasparenza e chiarezza è necessario informare fin da subito quali saranno i costi da sostenere ed evitare inutili escamotage.
Fluidità del processo
Molti e-commerce condizionano la visualizzazione dei prodotti alla creazione di un account. È opportuno ritardare il più possibile la fase di registrazione, richiedendola, magari, in fase di acquisto e di semplificarla consentendo l’uso delle credenziali di accesso ai profili social. È opportuno, inoltre, dare la possibilità al cliente di decidere se iscriversi o meno alle newsletter.
Checkout breve
Gli step massimi da inserire in un processo di checkout devono essere 5. Cerca di non superare questo limite. Un errore che spesso viene compiuto è quello di richiedere più volte la stessa informazione. Un minimo di accortezza (recupero dei dati già inseriti dall’utente) può rendere più breve e meno tediosa la procedura di checkout.
Supporto
Quello che a te può sembrare scontato magari non lo è per l’utente che si trova in fase di checkout. Rendere ben visibili le informazioni di contatto con il customer care ed il link che rimanda alle FAQ. Se possibile attivare un servizio di live chat.
Chiarezza, semplicità e trasparenza devono essere alla base di un processo di checkout efficace in grado di finalizzare il processo d’ordine avviato dall’utente.