E-mail, Marketing

Gli errori più comuni nell’email marketing

Gli errori più comuni nell’email marketing

errori email marketingL’e-mail marketing è da molti considerato uno dei mezzi di promozione più potenti, salvo, ovviamente, che non si commettano errori che ne compromettano l’efficacia.  Alcuni errori sono più gravi di altri e vanno tenuti in debita considerazione durante la fase di strutturazione ed implementazione della mail o newsletter.  Vediamo insieme quali sono e come evitarli:

 

 

Scegliere una mailing lista di contatti sbagliata

Un “piccolo” errore di distrazione che potrebbe compromettere pesantemente non solo l’efficacia della mail e del messaggio in essa contenuto, ma anche la lista stessa;  I destinatari di una e-mail non desiderata e di scarso interesse comporta un alto numero di richieste di eliminazione dalla mailing list e di segnalazioni di spam.  Non certo il risultato che si sperava e sicuramente un danno alle future campagne pubblicitarie. 
Mettere ordine nelle proprie liste ed accertarsi che esse siano chiaramente contraddistinte da nomi chiari e descrittivi.

 

 

Link errati

Un bel modo, si fa per dire, per vanificare l’efficacia di una e-mail e di irritare i suoi destinatari consiste nel inserire link che nelle intenzioni di chi l’ha creata dovevano rimandare al proprio sito, ad una pagina Facebook o ad una landing page ma che nella pratica rimandano ad una pagina inesistente.  Ugualmente grave è dimenticare di inserire completamente un link che rimandi ad una sezione del proprio sito che approfondisca l’oggetto trattato.
Controllare sempre i propri link ed accertarsi che il messaggio inviato consenta passaggi fluidi ed intuitivi da un contenuto ad un altro.

 

 

Non dare la possibilità al destinatario di eliminare il proprio nominativo dalla mailing list

La normativa vigente prevede chiaramente che si dia la possibilità ai destinatari delle mail pubblicitarie di cancellare il proprio nominativo dalla lista in maniera semplice tramite un link inserito nel corpo della mail.  Agire diversamente non solo va contro le regole, ma anche contro il buonsenso. I lettori potrebbero non solo segnalare la mail come SPAM, azione che andrebbe ad inficiare la futura deliverability delle future newsletter, ma darebbe una connotazione negativa al proprio marchio ed all’azienda.

 

 

Errato uso dei TAG dinamici

I tag dinamici sono largamente utilizzati nell’e-mail marketing.  Sono quei tag che fungono da “segnaposto” e servono a personalizzare i propri messaggi. Questi segnaposto verranno sostituiti, in fase di invio, da un contenuto rilevante per chi riceve l’ e-mail in funzione dei filtri impostati.  Un esempio sono i tag corrispondenti ad i dati anagrafici del destinatario.  Il problema nasce quando il campo relativo al tag dinamico è incompleto o mancante.  Inviare una newsletter contenente un nome diverso dal ricevente o con degli spazi vuoti è assolutamente da evitare. 
Controllare attentamente la mailing list ed accertarsi che i campi che saranno collegati ad i tag dinamici siano corretti.

 

 

Call To Action mancante

L’obiettivo di una campagna di marketing è, nella maggior parte dei casi, legata ad un obiettivo ben preciso:  spingere i destinatari a compiere un’azione.  Inspiegabilmente capita spesso di leggere mail prive di link o bottoni che accompagnino il lettore verso l’obiettivo primario.  Quando ciò accade il risultato è scontato;  un tasso di risposte mediocre ed una campagna marketing inefficace.

 

 

Template non responsive

Ormai lo sappiamo bene.  Sempre più spesso le nostre mail vengono lette tramite un dispositivo mobile.  Inviare una newsletter non in grado di adattarsi al dispositivo in uso è uno degli errori da evitare.  I template responsive sono facili da reperire.  Prima di inviare la mail ai propri clienti testarla su più di un dispositivo ed accertarsi che il messaggio, oltre a comparire in maniera corretta, sia ben leggibile.

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