Tra le varie domande sottoposte dal gruppo McCann nell’ambito di una ricerca sul rapporto tra i giovani ed internet (campione di 7000 giovani) ce ne era una che chiedeva se sarebbero stati disposti a sacrificare uno dei loro sensi pur di mantenere la tecnologia presente nelle loro vite; Il risultato mi ha lasciato basito. Ben il 53% ha risposto che rinuncerebbe all’olfatto pur di mantenere una qualche abilità nell’interagire con la tecnologia. Una domanda che mi sono posto è: “A cosa rinuncerebbe una azienda?” Probabilmente un’azienda non prenderebbe proprio in considerazione l’ipotesi di rinunciare alla tecnologia già implementata nella propria organizzazione. E’ più che ovvio, indietro non si torna, non si può tornare. Ciò che impegna costantemente le grosse organizzazioni è la costante ricerca di mezzi e strumenti per aumentare la propria efficienze e la propria competitività. Uno di questi strumenti che lentamente ha dimostrato la sua efficacia e la sua validità è il Cloud. Cerchiamo di capire come.
Secondo un recente rapporto della Gartner, l’uso del Cloud è in costante ascesa e nel 2016 diventerà una delle voci più importanti nella definizione dei budget legati agli investimenti tecnologici. Il trend vedrà, inoltre, un sempre maggior numero di Cloud ibridi.
L’implementazione di un Cloud si adatta a qualunque budget ed a qualunque bisogno. Occorre effettuare uno studio preliminare per capire bene quali siano le esigenze dell’azienda ed in che modo esso possa apportare un valido contributo alla gestione dell’infrastruttura, ma alla fine i benefici saranno tangibili.
Come e perchè estendere il proprio data center ed integrarlo con una architettura Cloud?
Molteplici opzioni:
- Pay-as-you-go (pagamento a consumo): Anziché acquistare dei server e disporli presso la propria sede oppure presso un data center, gli amministratori IT possono adottare il modello pay-as-you-go. In questo caso le risorse dei server vengono utilizzate solo se e quando necessarie. Soluzione ottimale per quelle aziende che non hanno esigenze di spazio e di traffico costanti nel tempo.
- Risorse Cloud. Prendere in prestito risorse Cloud significa non dover investire in infrastrutture interne. Che siano esigenze legate allo storage, alla larghezza di banda o all’implementazione di macchine virtuali, gli amministratori possono decidere come, quando e quali risorse utilizzare nel momento in cui se ne ha bisogno con la possibilità di limitarne l’uso quando non servono più.
- Disaster recovery. Cloud pubblici hanno dato un notevole impulso alle strategie di disaster recovery. Ridondare la propria struttura in un luogo fisico diverso, gestendo il sistema con software ad hoc consente di effettuare un eventuale ripristino dei dati in pochissimo tempo senza inficiare il workflow aziendale.
- BYOD (bring your own device – utilizzare il dispositivo mobile personale). Un altro beneficio del Cloud è la possibilità di poter interagire ed utilizzare i dati in esso contenuti tramite qualsiasi terminale. Ciò consente la massima espansione delle applicazioni e dei software in esso contenuti.
- Ambiente di sviluppo. Utilizzare il Cloud per testare nuove ipotesi di infrastrutture e nuove architetture senza investire denaro in costosi server potenzialmente non idonei ai propri scopi. I manager IT possono inoltre testare applicazioni, carichi di lavoro, metodologie di fornitura dati e diverse altre tecnologie senza mettere a rischio la propria infrastruttura.
Pregiudizi
Molti hanno al convinzione errata che il Cloud, una volta implementato, diventi un’entità a se stante slegata dal conteso aziendale. Con le moderne architetture Cloud creare infrastrutture che diventano delle estensioni di ambienti già esistenti non è più un problema. Grazie ad API specifiche ed altre metodologie di collegamento, è possibile implementare architettura che accorpano in maniera ottimale ed efficace risorse aziendali sia interne che esterne.
Cosa possiamo fare per la tua Azienda
La nostra attenzione alle esigenze di carattere economico, organizzativo e di sicurezza dei dati delle aziende clienti si concretizza con una pluralità di soluzioni che possono essere raccolte e sintetizzate in tre modelli di distribuzione dei servizi Cloud:
- Cloud Pubblico: Servizio in cui dati e applicazioni sono gestiti HostingPerTe. In questa configurazione, rendiamo disponibile applicazioni, infrastrutture o piattaforma alle aziende che ne sono interessate. Il VPS ed il VDS rientrano in questa logica.
- Cloud Privato: Quando si parla di Cloud privato si intende una configurazione in cui i servizi, volti a rispondere alle specifiche esigenze di quella singola realtà, vengono utilizzati esclusivamente all’interno dell’organizzazione, che solitamente si occupa anche di gestirli. Il Cloud Privato può essere pensato, in estrema sintesi, come un’estensione ed un potenziamento del data center tradizionale che implementa al proprio interno anche servizi e procedure di tipo Cloud. Adottare il Cloud Privato si rivela una scelta adatta per quelle imprese che possiedono già una propria infrastruttura e sono interessate a renderla più efficiente, automatica e scalabile.
- Cloud Ibrido: Una configurazione di tipo ibrido garantisce un meccanismo di gestione del servizio più flessibile perché prevede la possibilità di delegare a noi alcuni dei servizi per un certo periodo di tempo o in maniera permanente. Ad esempio un’azienda può scegliere di affidarci la distribuzione dei servizi, gestendo e conservando i dati e le informazioni con i propri data center.
Nel modello ibrido, dunque, è fondamentale l’integrazione fra servizi forniti da noi ed il data center locale, così da sfruttare al massimo la possibilità di scegliere il modello di distribuzione in base alle necessità.
Per maggiori informazioni non esitare a contattarci. Un nostro esperto IT fornirà tutte le informazioni di cui hai bisogno fornendo, se necessario, la soluzione ottimale alle tue esigenze.