I continui cambiamenti degli algoritmi preposti all’indicizzazione dei siti sui motori di ricerca comportano continue evoluzioni delle tecniche preposte alla loro ottimizzazione. Uno dei risultati indesiderati di tali cambiamenti è il nascere di falsi miti sul SEO.
In questo articolo elencheremo quelli più diffusi.
Concentrare i propri sforzi principalmente sulle keyword
Falso. Con l’ultimo algoritmo di indicizzazione lanciato da Google occorre porre particolare attenzione sul valore dei contenuti piuttosto che sulle singole parole chiave.
Google è contraria alla SEO
Molti pensano che vista la sua anima commerciale, Google non veda di buon occhio la SEO e preferisca che gli utenti investano tempo e denaro in AdWords. Falso. Lo scopo principale di Google è quello di offrire la migliore esperienza possibile all’utente finale; Ricerche veloci e risposte adeguate. Aiutare Google a comprendere quale sia l’oggetto del tuo sito significa aiutarlo nel raggiungere gli obiettivi desiderati.
Quantità piuttosto che qualità
Vero l’esatto contrario. I motori di ricerca premiano la qualità dei contenuti. Inutile creare pagine con testi lunghissimi o creare più pagine sullo stesso argomento sperando, così, di ottenere un ranking migliore. I contenuti devono essere di valore.
Link building non più necessario
I link in entrata apportano un contributo importante al sito. Ovviamente i link devono esser di qualità, provenienti da sito o blog in linea con l’oggetto dell’attività online.
I social non sono importanti ai fini SEO
I segnali social, pur non essendo più considerati dagli attuali algoritmi di indicizzazione elementi fondamentali, rivestono un ruolo di rilievo. I social, infatti, contribuiscono ad aumentare il traffico verso il sito di riferimento e sappiamo bene che il traffico è da sempre uno dei principali parametri di ranking.