Mettere a confronto un framework ed un CMS può sembrare un errore, ma per chi ha una certa dimestichezza con la creazione di siti e vuole valutare nuovi strumenti di sviluppo in un’ottica di semplicità e di velocità allora gli spunti di riflessione offerti in questo articolo potrebbero essere di suo interesse.
Cos’è Bootstrap
Twitter Bootstrap, sviluppato e distribuito da Twitter, è un set di elementi grafici, stilistici e di javascript pronti all’uso e costantemente aggiornati. Lo scopo di Bootstrap è di offrire una scorciatoia per gli sviluppatori che possono velocizzare i tempi di sviluppo mantenendo, al contempo, un’interfaccia pulita e funzionale caratterizzata da elementi che non andranno mai in conflitto tra di loro.
Bootstrap è caratterizzato da una numerosa collezione di stili CSS ed effetti JS che possono essere implementati all’interno di un progetto in maniera semplice e veloce.
Effetti JavaScript inclusi:
- Transition – soluzione per creare animazioni in risposta agli eventi che hanno luogo nella pagina web.
- Carousel – Slider di immagini.
- Scrollspy – menu che aggiorna il suo stato a seconda della posizione che il visitatore ha raggiunto scrollando la pagina.
- Tab – per separare il proprio contenuto in tab diversi.
- Tooltip – Permettono di fornire informazioni al lettore.
- Dropdown – libreria presente in dropdown.js, che consente la facile creazione di menu.
- Modal – finestre modali
- Collapse – per l’implementazione di accordion.
Bootstrap consente di creare in pochissimo tempo una struttura professionale, mantenibile e compatibile con tutti i dispositivi (i.e. responsive). Una volta creata una infrastruttura di base occorrerà personalizzarla, modificando e aggiungendo funzionalità dinamiche magari utilizzando linguaggi come PHP e collegandola ad un database.
Un CMS come WordPress, se comparato a Bootstrap, è anch’esso caratterizzato da tempi di implementazione veloci. La sua struttura precostruita da integrare con plug-in ed addons è una delle sua caratteristiche più apprezzate, ma è anche, per un certo verso, un suo punto debole. Creare un look originale diventa, infatti, difficile. Il poter scegliere tra centinaia di modelli, (gratuiti o a pagamento), non ci garantisce che saremo gli unici ad utilizzare quel particolare template. Sicuramente da qualche parte esisteranno siti molto simili al nostro. Non certo il massimo se vogliamo essere originali e distinguerci dalla massa.
Quale scegliere
Decidere quale strumento utilizzare per il prossimo progetto è in funzione dell’obiettivo che si intende raggiungere.
Bootstrap va considerata come una soluzione di compromesso tra lo sviluppo da zero (soluzione custom realizzata su misura) e l’uso di una soluzione pronta all’uso. Se il progetto necessita di una struttura solida ma non ancorata ad un sistema eccessivamente “rigido”, Bootstrap è in grado di offrire una base stabile con ampi margini di personalizzazione. Il maggior carico di lavoro ed i tempi di implementazione più lunghi saranno ricompensati da un sito con un elevato grado di originalità e flessibilità.