Spesso capita che a distanza di pochi giorni dalla registrazione di un dominio, anche se il sito non è stato ancora pubblicato, inizino ad arrivare mail di spam nella casella di posta. Come è possibile che il nostro sito sia già finito tra le grinfie degli spammers? Colpa di WHOIS. Nel seguente articolo cercheremo di capire di cosa si tratta e di come proteggere la nostra privacy.
Come funziona
Nel momento in cui un dominio viene acquistato, tutti i dati dell’intestatario, i contatti tecnici ed i dati amministrativi vengono inviati al registry (ente che si occupa di gestire il database dei nomi a dominio assegnati per una determinata estensione. In Italia si chiama NIC o Register.it). Questi dati sono consultabili tramite un protocollo chiamato WHOIS che consente l’interrogazione dei database dove i nostri dati di registrazione sono conservati. In altre parole è il mezzo che permette a chiunque di scoprire chi è il proprietario di un sito web e di ottenere informazioni relative al suo indirizzo di residenza, i sui recapiti email e telefonici, e molto altro.
I siti che consentono questo tipo di ricerca sono molti. Uno di questi è http://whois.domaintools.com/ oppure http://www.iltuoip.it/whois/. Inserendo il dominio del sito di nostro interesse si ottengono diverse informazioni sull’intestatario del sito:
- Data creazione del dominio
- Scadenza della registrazione
- Nameservers
- Nome e cognome del registrante
- Indirizzo di residenza
- Contatti telefonici
No agli escamotage
Fornire dati fittizi in fase di registrazione del dominio non è, ovviamente, la soluzione da adottare per evitare che i nostri dati finiscano in rete. I dati forniti al registrar (ovvero l’azienda a cui è permessa la rivendita dell’assegnazione dei nomi a dominio di secondo livello facenti riferimento all’estensione TLD di competenza del registry) si presuppone siano corretti. In ossequio all’art 494 del codice penale, infatti, chi indica false generalità per ottenere per sé o altri un vantaggio, è punibile. Per vantaggio può anche intendersi un semplice beneficio che può trarsi dall’omettere di fornire i propri dati.
La norma espressamente punisce chi attribuisce a sé o ad altri un falso nome o un falso stato a cui la legge attribuisce effetti giuridici. E’ obbligatorio, pertanto, fornire dati veritieri.
Come salvaguardare la nostra privacy?
Come conciliare, quindi, l’obbligo di fornire dati reali e veritieri in fase di registrazione del dominio con il nostro diritto alla riservatezza ed alla salvaguardia dei dati personali?
La soluzione arriva da ID-Shield. Il servizio protegge le informazioni personali non esponendole in pubblico.
Vantaggi
- Protezione dell’identità
- Spam, addio: Con il servizio ID-Shield si tengono al sicuro casella di posta e telefono dagli SPAMMER.
- Evitare offerte non richieste
Il Domain Privacy Protection Service provvederà ad inserire informazioni alternative che assicureranno un altissimo livello di protezione consentendo, al contempo, il completo controllo del dominio e la possibilità trasferirlo, rinnovarlo o venderlo.