Google analytics è il supporto di monitoraggio più utilizzato per controllare e valutare gli esiti delle campagne marketing online. Ma come regolarsi con tutte le campagne di promozione offline? Come controllare una campagna televisiva, a mezzo volantinaggio o altro?
In questo articolo analizzeremo come tracciare le campagne marketing offline senza spendere una fortuna.
Il marketing offline ancora funziona?
Creare una campagna online oggi è piuttosto semplice. Chiunque, con uno sforzo minimo, anche se privo di esperienze pregresse nel settore marketing, può lanciare una campagna Google AdWords o una campagna Facebook Ads.
Il tutto è poi facilitato dalla semplicità con la quale è possibile monitorare esiti, successi e risultati. A fronte di ciò molti si chiedono se valga ancora la pena investire tempo, energie e soldi in campagne offline. La risposta è sicuramente sì. In base a diversi studi le campagne marketing offline sono in grado di migliorare del 40% le campagne online in essere.
A ciò occorre aggiungere il fatto che le campagne offline offrono il maggior contributo in termini di brand awareness; questo spiega perché la maggior parte delle aziende continua ad investire in pubblicità cartacea e televisiva.
Perché tracciare le campagne marketing offline?
Uno dei problemi principali delle campagne marketing offline risiede proprio nella difficoltà di implementare azioni efficaci di analisi e monitoraggio. Molto spesso le aziende conducono campagne marketing prive di una strategia di controllo ed ottimizzazione.
Per fortuna ora non è più così. Ora è possibile, unendo strategie on e offline, monitorare, valutare ed ottimizzare anche le campagne offline. Esiste un modo per capire quali modifiche apportare alle campagne in essere e per ottenere il massimo possibile dall’investimento effettuato in termini di leads, conversioni e vendite.
Creare landing page
Lanciare una campagna pubblicitaria offline con l’intenzione di veicolare gli utenti verso la home page del proprio sito è sicuramente una strategia che non porta lontano e che molto probabilmente vanificherà lo sforzo finanziario sostenuto.
Consigliamo di creare, invece, una landing page per ogni promozione facente parte della campagna marketing offline posta in essere. Così facendo sarà possibile valutare l’efficacia di ogni promozione e convertire i visitatori in leads o sales.
L’unico problema è che in genere questo tipo di strategia prevede l’uso di URL piuttosto lunghi difficili da riportare sui banner e poster e, soprattutto, da ricordare.
Il prossimo step spiega come risolvere questo problema
Utilizzare codici UTM e QR
Analizzare il traffico in entrata in una landing page tramite Google analytics pone dei limiti. Ad esempio, se nell’ambito della stessa campagna si decide di promuovere la propria landing page utilizzando strategie diverse (manifesti, volantinaggio, promo Tv, ecc) ma con un URL uguale per tutti, diventa impossibile conoscere il contributo apportato da ciascuno strumento. Il problema può essere risolto aggiungendo un codice di tracciamento all’URL. Un codice che si chiama UTM. Coloro che utilizzano WordPress possono utilizzare uno strumento chiamato MonsterInSights UTM Builder. Fatto ciò, per ovviare al problema legato alla eccessiva lunghezza dell’URL ed alla difficoltà per l’utente di ricordare l’indirizzo web, occorre utilizzare un URL shortner.
Un altro modo per tenere traccia della campagna marketing offline è quello di utilizzare i codici QR. Codici leggibili tramite smartphone che conducono immediatamente il potenziale cliente sulla landing di riferimento.
Utilizzare buoni sconto
I coupon sono anche essi validi strumenti di analisi e monitoraggio. In genere utilizzati sui supporti cartacei quali volantini, brochure, riviste, ecc
La funzione del buono sconto è doppia; oltre a consentire il monitoraggio delle campagna, invoglia il potenziale cliente ad effettuare un acquisto.