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Internazionalizzare il proprio sito web

Internazionalizzare il proprio sito web

internazionalizzazione sito webAprire la propria attività online ai mercati esteri significa raggiungere nuovi potenziali clienti e confrontarsi con realtà un tantino più vitali e dinamiche rispetto a quella Italiana afflitta da troppo tempo  da una crisi economica che sembra non trovare una soluzione.
Se si pensa, però, di internazionalizzare il proprio e-commerce  e di rendere fruibili i propri prodotti all’estero semplicemente traducendo in altre lingue le pagine del sito si commette un errore.  Gli step da seguire e gli accorgimenti da tener presente sono diversi. Vediamo quali sono:

 

Il discorso internazionalizzazione va affrontato in un’ottica di progetto complessivo di e-business.  Occorre innanzitutto valutare quale sia il mercato al quale vogliamo rivolgerci e quale sia la sua importanza in riferimento ai prodotti offerti.
Ogni mercato, ogni area geografica richiede particolari attenzioni ed un’analisi delle diversità culturali che la distinguono dal nostro Paese.  Sparare nel mucchio e rivolgersi al mercato globale difficilmente darà i risultati sperati. 

 

 

Traduzione

Una volta effettuata l’analisi del mercato si può procedere alla traduzione del sito.  La modifica delle pagine, ovviamente, non consisterà nella mera traduzione dei testi ma dovrà includere anche la modifica delle descrizioni delle immagini (i.e. TAG ‘ALT’) e dei meta tag (i.e. titolo, descrizione, ecc).

Se è stato individuato un mercato di riferimento specifico, la mossa migliore da compiere può essere di approcciare quel mercato con un sito web dedicato, con un url che ne migliori l’indicizzazione e la visibilità.  L’ideale sarebbe realizzare un sito per ogni mercato di interesse, magari con una struttura simile a quella originaria ma non necessariamente uguale.

Ovviamente tutto ciò è in funzione del proprio budget.  Se non si hanno molte risorse da dedicare allo sviluppo di nuovi siti, si può iniziare con una traduzione di poche pagine.  Avremo, in questo modo, dei contenuti da presentare ai potenziali clienti esteri e, contemporaneamente, tramite Il software di monitoraggio (i.e. Google Analytics),   otterremo dati importanti da utilizzare nel momento  in cui inizieremo una penetrazione del mercato in maniera più decisa con strategie meglio strutturate.

 

 

Costi spedizione

Come si può facilmente immaginare, inviare merce all’estero comporta un aumento dei  costi e dei tempi di spedizione.  Il costo totale del prodotto includerà una serie di variabili che sul mercato nazionale non esistono;  Costi si spedizione maggiori, cambio valuta, tariffe doganali, ecc.  La politica dei prezzi dovrà tener conto di questi dati.

Esistono, per fortuna, software in grado di agevolare il compito dell’ufficio spedizioni e di valutare con precisione i costi ed i tempi di spedizione oltreconfine.   Vettori consolidati come ad esempio UPS forniscono questi software.

 

 

Ottimizzazione del sito

Come già accennato nel paragrafo precedente è importante curare l’ottimizzazione del sito per i visitatori provenienti da altri Paesi.  Ciò avviene utilizzando nomi a dominio specifici oppure tramite l’uso di una terminologia appropriata che tenga in considerazione le differenze culturali del mercato di riferimento.  Rivolgersi ad aziende di SEO presenti sul territorio può essere la scelta giusta.

 

 

Normative

Anche se per molti beni non è necessaria l’approvazione del governo per vendere, ci sono eccezioni di cui tener conto.  Il settore della Difesa  e Militare ha regole ben precise su cosa può essere esportato ed importato.  Lo stesso dicasi per il settore agricolo con normative relative all’impacchettamento ed alla etichettatore ben definite.

 

Il processo di internazionalizzazione di un sito web necessita di  diverse valutazioni da fare e di uno studio preventivo che eviti di vanificare i nostri sforzi  e di perdere una opportunità in grado di dare una svolta importante alla nostra attività.

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