Hai un sito PHP lento e vorresti velocizzare il sito PHP senza mettere mano al codice? Nessun problema. Anche se non sei uno sviluppatore, esistono diverse soluzioni tecniche che puoi attivare direttamente dal tuo hosting per migliorare le prestazioni e ridurre i tempi di caricamento, senza toccare una sola riga di codice.
Che tu stia usando WordPress, Joomla, Prestashop o un’applicazione PHP personalizzata, questi accorgimenti sono validi per qualunque progetto basato su PHP.
Attiva la cache OPcache dal pannello Plesk
OPcache è un modulo incluso in PHP che migliora significativamente le prestazioni di un sito web PHP. Funziona memorizzando in cache il codice degli script PHP già compilato, evitando che il server debba rielaborarlo ad ogni richiesta. In altre parole, riduce il lavoro del server e accelera l’esecuzione delle pagine PHP.
La differenza è visibile soprattutto su siti con molte visite o basati su CMS come WordPress, Joomla o Prestashop. OPcache riduce il tempo di risposta del server e contribuisce a un caricamento più rapido delle pagine, migliorando anche i punteggi su strumenti come PageSpeed Insights o GTmetrix.
Come abilitare OPcache su Plesk
Se il tuo sito è ospitato su HostingPerTe, puoi attivare OPcache facilmente tramite il pannello di controllo Plesk. Ecco come fare:
- Accedi a Plesk con le tue credenziali.
- Vai su Domini > tuodominio.it > Dashboard e clicca su PHP.
- Verifica che la versione PHP in uso sia aggiornata (consigliato: PHP 8.1+).
- Assicurati che l’opzione
opcache.enable
sia impostata su on. - Controlla che
disable_functions
non includa funzioni OPcache (es.opcache_get_status
).
Puoi anche verificare lo stato globale di OPcache andando su Strumenti e Impostazioni > Impostazioni PHP e selezionando il gestore della versione PHP attiva. Da lì puoi confermare che OPcache sia attivo a livello globale.
Nota: per disattivare OPcache (sconsigliato nella maggior parte dei casi), è sufficiente impostare opcache.enable
su “off”.
Su HostingPerTe OPcache è disponibile su tutti i piani hosting e configurabile in pochi clic da Plesk, senza necessità di modifiche manuali al codice o ai file PHP.
Usa un sistema di caching lato server per velocizzare il sito
La cache lato server è una delle soluzioni più efficaci per migliorare le prestazioni di un sito PHP, soprattutto se utilizzi un CMS dinamico come WordPress, Joomla o Prestashop. Con la cache attiva, il server può salvare una versione statica delle pagine del tuo sito e servirla rapidamente agli utenti, evitando ogni volta l’elaborazione completa del codice PHP e l’accesso al database.
Se utilizzi un piano Hosting WordPress di HostingPerTe, il tuo sito è già ottimizzato grazie al LiteSpeed Web Server. Questo ti permette di usare il potente LiteSpeed Cache, un sistema di caching integrato a livello server che funziona in combinazione con un plugin gratuito per WordPress.
Vantaggi principali di LiteSpeed Cache:
- Cache full-page automatica
- Ottimizzazione delle immagini e dei file statici (CSS, JS)
- Supporto nativo a HTTP/2 e QUIC
- Compatibilità con WooCommerce
Basta installare il plugin LiteSpeed Cache da WordPress e attivarlo: la configurazione è semplice, ma l’impatto sulle performance è immediato — soprattutto su siti web molto pesanti.
Altri sistemi di cache avanzati su HostingPerTe
Oltre a LiteSpeed, i nostri server supportano anche altri sistemi di caching ad alte prestazioni, attivabili in base al tipo di hosting:
- NGINX Cache: caching avanzato per richieste HTTP statiche e dinamiche
- Memcached: caching degli oggetti per velocizzare le query più frequenti
- Redis Object Cache: ideale per siti WordPress complessi o WooCommerce con molte sessioni attive
Queste soluzioni sono perfette per chi vuole migliorare la velocità senza modificare nulla nel codice del sito. Il team HostingPerTe può aiutarti ad attivarle e configurarle in modo corretto, a seconda delle esigenze del tuo progetto.
Comprimi le risposte del server con GZIP o Brotli
La compressione HTTP è uno dei modi più semplici ed efficaci per velocizzare il caricamento delle pagine web. Quando è attiva, il server comprime i file HTML, CSS, JavaScript (e a volte JSON) prima di inviarli al browser dell’utente. Il risultato è una riduzione significativa del traffico dati e tempi di caricamento più brevi.
I due algoritmi più diffusi sono:
- GZIP – il più compatibile, supportato da tutti i browser moderni e hosting
- Brotli – più recente e più efficiente, ma richiede server aggiornati
Per darti un’idea: un file HTML da 100 KB può essere compresso fino a 20-30 KB con GZIP, e ancora meno con Brotli. Questo impatta positivamente su metriche come LCP e TTFB, fondamentali per la SEO e per i Core Web Vitals di Google.
Come attivare la compressione
La maggior parte dei pannelli di controllo, come Plesk o cPanel, offre opzioni rapide per abilitare GZIP. Se usi un server Apache, puoi anche attivarla modificando il file .htaccess
nella root del tuo sito. Ecco un esempio di configurazione base:
<IfModule mod_deflate.c>
AddOutputFilterByType DEFLATE text/html text/css application/javascript
</IfModule>
Sui server NGINX, la compressione si gestisce tramite il file di configurazione del server, solitamente con direttive come:
gzip on;
gzip_types text/plain text/css application/javascript;
Se non hai accesso diretto al server, puoi chiedere al tuo provider se la compressione è già attiva o attivabile.
Nota: la compressione funziona solo su contenuti testuali, non su immagini o video (che vanno ottimizzati separatamente).
Attiva HTTP/2 o HTTP/3 per migliorare la velocità di caricamento
I protocolli HTTP/2 e HTTP/3 sono le evoluzioni dell’ormai datato HTTP/1.1. Il loro obiettivo è rendere più efficiente la comunicazione tra server e browser, soprattutto nei siti che caricano molte risorse contemporaneamente.
HTTP/2 introduce funzionalità come:
- Multiplexing – invio simultaneo di più richieste su una sola connessione
- Header compression – riduce la quantità di dati trasmessi
- Prioritizzazione delle risorse – le risorse più importanti vengono caricate per prime
HTTP/3, invece, è basato su un protocollo diverso (QUIC) e usa UDP al posto del classico TCP. Questo consente un avvio più rapido delle connessioni e una migliore resistenza alla perdita di pacchetti, soprattutto su reti mobili o instabili.
Quali vantaggi porta?
L’uso di HTTP/2 o HTTP/3 può ridurre notevolmente il Time To First Byte (TTFB) e migliorare i punteggi sui tool di performance come Google PageSpeed Insights o WebPageTest. È particolarmente efficace nei siti con molti file statici (JS, CSS, immagini, font…)
Come verificare se il tuo sito li usa?
Puoi usare strumenti gratuiti online per testare il protocollo in uso:
- HTTP/2 Test di KeyCDN
- HTTP/3 Test su Geekflare
Se il sito è servito via HTTPS, è molto probabile che HTTP/2 sia già attivo. HTTP/3, invece, richiede che il server web (es. NGINX, LiteSpeed) sia aggiornato e configurato correttamente.
Nota: Non serve modificare nulla nel codice del sito. L’abilitazione di questi protocolli è una configurazione lato server o hosting.
Usa una CDN per distribuire contenuti statici più velocemente
Una CDN (Content Delivery Network) è una rete di server distribuiti a livello globale che consente di consegnare i contenuti del tuo sito — come immagini, JavaScript, CSS e font — più rapidamente agli utenti, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
In pratica, invece di caricare tutto dal tuo server principale, i file statici vengono serviti da un nodo CDN vicino all’utente, riducendo la latenza e alleggerendo il carico sul server originario.
Quali sono i vantaggi reali?
- Tempi di caricamento ridotti, soprattutto per utenti lontani dal server
- Maggiore stabilità in caso di picchi di traffico
- Riduzione del carico sul server e sulla banda del tuo hosting
- Protezione aggiuntiva da attacchi DDoS (con alcuni provider)
Come integrare una CDN senza modificare il codice?
Oggi puoi attivare una CDN anche se non sei uno sviluppatore:
- Con Cloudflare, è sufficiente configurare i DNS del dominio e attivare la modalità proxy. Non è necessario installare nulla sul sito.
- Su WordPress puoi usare plugin compatibili (come WP Rocket, LiteSpeed Cache o plugin ufficiali dei provider CDN).
- In alternativa, molti pannelli di controllo offrono integrazioni dirette o configurazioni rapide lato server.
Non serve modificare i file PHP né toccare il tema del sito: la CDN lavora “dietro le quinte” per migliorare la consegna delle risorse. È una soluzione utile sia per siti vetrina, sia per eCommerce o blog con immagini pesanti.
Ricorda di impostare correttamente il caching dei file statici e i record DNS, per evitare conflitti o contenuti obsoleti.
Conclusioni
Velocizzare un sito PHP non significa per forza mettere mano al codice. Come abbiamo visto in questo articolo, esistono soluzioni concrete e alla portata di tutti che possono migliorare notevolmente le performance del tuo sito:
- Attivare OPcache per accelerare l’esecuzione del codice PHP
- Sfruttare sistemi di caching lato server per evitare elaborazioni inutili
- Abilitare la compressione GZIP o Brotli per ridurre il peso delle pagine
- Utilizzare HTTP/2 o HTTP/3 per un caricamento più rapido e moderno
- Integrare una CDN per distribuire i contenuti statici in modo più efficiente
Queste tecniche non solo migliorano la velocità percepita del sito, ma incidono anche su SEO, esperienza utente e conversioni. In molti casi, basta accedere al pannello di controllo del tuo hosting per abilitare queste funzionalità — senza scrivere nemmeno una riga di codice.
Con HostingPerTe, molti di questi strumenti sono già inclusi nei nostri piani hosting, dal supporto a OPcache e HTTP/3 fino alla compatibilità con LiteSpeed Cache, Redis e CDN esterne. E se non sai da dove iniziare, il nostro team è sempre pronto a supportarti nell’ottimizzazione del tuo sito.